BAU – BIELLA ARTE URBANA
Parcheggio del Bellone a Biella Piazzo
a cura di Irene Finiguerra per conto dell’associazione StileLibero
“La partecipazione è sempre un mezzo e non un fine (…).
Il punto fondamentale resta la produzione di significato.
L’azione artistica può spostare il modo di guardare alle cose,
ma è importante che lo faccia davvero: rimane al centro
la qualità dell’operazione e la ricchezza dell’esperienza prodotta”.
Filrouge dell’iniziativa è la componente esperienziale legata alla divulgazione e alla consapevolezza dell’importanza di conoscere il contesto socio culturale della comunità in cui si vive, fondamentale per garantire i naturali processi di socializzazione e integrazione sociale che consentono ai membri di una società, in particolar modo alle nuove e alle nuovissime generazioni, di appropriarsi di valori, idee e conoscenze del contesto di appartenenza.
Il contesto attuale in cui si vive oggi porta alla necessità di riflettere su alcune importanti tematiche, quali ad esempio le migrazioni, e all’arte e alla cultura, attraverso i loro molteplici campi di applicazione, spetta il compito di fornire una chiave di lettura innovativa, in grado di generare consapevolezza, sensibilizzare, far pensare, e soprattutto generare senso di appartenenza e inclusione sociale.
Il progetto consiste nel creare una narrazione che, attraverso il linguaggio della street art, miri a facilitare e favorire la conoscenza da parte del fruitore delle molteplici sfaccettature socio culturali dell’area in oggetto: Biella Piazzo.
Attraverso la street art verrà da un lato, avviato un processo di rigenerazione e riqualificazione urbana e, nel contempo, valorizzato il patrimonio storico culturale del Borgo del Piazzo.
ALESSIO BOLOGNESI è natonel 1978 a Ferrara, città nella quale vive e lavora, ed è membro del collettivo artistico Vida Krei (VKB).
Disegna da sempre ma, dopo alcuni anni di stop totale a causa degli studi universitari in Ingegneria Elettronica e al lavoro come 3d graphic designer, nel 2008 inizia a dipingere. Nel 2010 arrivano i primi premi e mostre personali. Dopo aver creato il suo alter-ego “Sfiggy” ed essersi raccontato per suo tramite, è arrivato al progetto [R]EVOLVE[R], passando attraverso le serie “Fuori Orientamento” e “Di treni, scambi e passaggi a livello”, nelle quali forse stava metabolizzando i cambiamenti per trovare una nuova strada. È curioso per natura e sempre aperto al confronto ed alla contaminazione di culture e stili e questo si riflette sia sulle opere “da galleria” che sui lavori murali che ha realizzo in tutta Italia e all’estero. È ad oggi rappresentato da diverse gallerie in Italia, USA e Portogallo, partecipa a Festival ed eventi legati alla Street-Art ma continua a trovare che uscire con un secchio pieno di vernice e qualche spray e farsi una giornata in giro con gli amici a disegnare su di un muro sia la cosa più bella del mondo.
Il progetto di Alessio Bolognesi per il parcheggio del Bellone
Dopo aver cercato riferimenti storici legati alla città, l'artista ha deciso di concentrarsi sull'animale simbolo di Biella, soggetto dello stemma cittadino: l'orso, unito al faggio, pianta del territorio. L'orso viene rappresentato sia nella versione docile sia in quella più aggressiva, atteggiamento che l'animale di solito giocherellone assume quando deve difendere i piccoli o se viene aggredito. L'orso è simbolo di coraggio e nella sua figura frontale la forma della sua schiena ha il profilo delle montagne biellesi. Nell'intervento all'ingresso del parcheggio l'orso pare uscire da dietro i pilastri che nascondono parte della parete. I toni d'insieme delle figure sono caldi e morbidi. Il faggio presente nel murales all'ingresso è in parte nascosto dall'imponente orso, come se l'animale volesse difenderlo, poi l'albero si sviluppa con foglie e rami nelle varie zone di accesso agli ascensori ai piani, con colori dal marrone, verde sino ai toni dell'acqua che è linfa vitale della pianta e del nostro territorio.In alto, rispetto alla base del parcheggio, la cima dell'albero incontrerà la costellazione dell'Orsa Maggiore. La pianta del Faggio rappresenta conoscenza e saggezza, ma anche in alcune culture il legame tra terreno e divino: con questo ultimo riferimento Bolognesi collega l'animale che difende il faggio, cioè la conoscenza, con l'Orsa astronomica il cui mito si lega all'antica Grecia.